L’importanza dell’acqua per il benessere fisico è risaputa, ma quanto la sua presenza o assenza nel nostro organismo è determinante per il funzionamento di quest’ultimo?
L’acqua costituisce mediamente il 75% del corpo umano ed è fondamentale per tutti i processi cellulari.
La mancanza costante può causare quindi diversi problemi come alta pressione sanguigna, allergie, asma, dolori cronici in diverse parti del corpo, mal di stomaco, acidità, gastrite, ulcera, artrite reumatoide, angina, dolore lombare, emicrania, dolore da colite, stitichezza e stress.
Inoltre sono stati riscontrati esiti positivi anche in pazienti con gravi malattie come morbo di Alzheimer, sclerosi a placche, diabete e AIDS.
Ma alla luce di tali considerazioni una domanda sorge spontanea: quanta acqua si deve bere giornalmente? E quando?
Pur tenendo conto di numerosissime varianti come età, stile di vita e tipologia di alimentazione seguita, genericamente si può affermare che il nostro corpo necessiti di almeno 8 bicchieri grandi di acqua al giorno, all’incirca 1,5/2 litri, esclusi alcool, caffè, tè e bevande contenenti caffeina perché stimolano il sistema nervoso inducendo un segnale di stress che favorisce la disidratazione.
I momenti durante i quali è meglio bere acqua sono al mattino appena svegli, prima di addormentarsi e in relazione ai tre pasti principali (un bicchiere grande mezz’ora prima di mangiare e un altro dopo due ore e mezzo), visto che il processo digestivo ha bisogno di molta acqua per compiersi regolarmente.
L’assunzione di acqua, meglio se filtrata, in modo che siano eliminati eventuali tossine, e a temperatura ambiente o tiepida perchè viene assorbita più velocemente, è importante anche per il suo potere depurante e disintossicante che favorisce l’eliminazione di molte sostanze tossiche che il corpo riceve attraverso l’ambiente e l’alimentazione.